Kinahan’s

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Ambrato, con riflessi color mogano. Al naso è ricco e complesso; emergono sentori di prugna, di pera e di mela rossa, note di vaniglia, caramello e cioccolato fondente e toni di uva passa essiccata. Al palato è intenso e suadente; chiude con cenni di noce moscata e chiodi di garofano.

L’Irish Whiskey “The Kasc Project” a firma Kinahan’s è sicuramente un Whisky audace e non convenzionale; è maturato, infatti, in botti ibride, costruite a partire da un mix di 5 diversi tipi di legno, ciascuno selezionato per creare un distillato innovativo. Vista l’eccezionalità di questo Whisky, si può parlare di un esperimento di grande successo.

D I S T I L L E R I A

Il marchio Kinahan’s è stato creato a Dublino nel 1779; all’epoca in Irlanda vi erano circa una dozzina di piccole e grandi distillerie, ma, rispetto a queste, la Kinahan’s credeva di poter scrivere, per il Whisky, una storia nuova.
Nel 1780, acquistati i locali che sarebbero poi diventati luoghi chiave per la maturazione del suo Whisky, la Kinahan’s divenne una delle primi distillerie ad esportare esclusivamente Whisky stagionati.
In seguito, nel 1807, Charles Lennox, Lord Luogotenente d’Irlanda, rimasto particolarmente impressionato dai prodotti della Kinahan’s, ordinò che tutte le scorte della distilleria fossero prese in consegna per suo uso privato, contrassegnando ogni botte con la dicitura “LL”; la notizia si diffuse rapidamente e contribuì a far diventare il Whisky della Kinahan’s uno dei più ricercati.
Con la crescita di popolarità, la conquista di Londra divenne, per la Kinahan’s, fondamentale, così da potersi espandere anche nel mercato internazionale; per oltre mezzo secolo, la sede londinese della distilleria ha rappresentato il fulcro delle esportazioni verso il continente, la Cina, l’India e l’Australia.
Dopo aver ricevuto, nel 1845, persino il mandato reale, la Kinahan’s iniziò ad attirare l’attenzione anche di molti appassionati e addetti ai lavori americani, compreso Jerry Thomas. Conosciuto anche come “”il padre della mixology americana””, Jerry Thomas era un personaggio rivoluzionario e fu in grado di trasformare l’immagine del barista in quella di un creativo; nel 1862, rapito dai prodotti della Kinahan’s, dedicò ad uno dei suoi Whisky una ricetta della sua celebre pubblicazione “”Bartenders Guide: How To Mix Drinks”.
Per la Kinahan’s il nuovo secolo iniziò, quindi, favorevolmente; nel giro di pochi anni, però, la distilleria si trovò ad affrontare numerose difficoltà. Uno dei membri della famiglia, George Kinahan, morì, infatti, nel 1903 e con lui venne meno anche il profondo legame della famiglia con la vita civica di Dublino, nonché il prestigio e le opportunità che questo aveva creato fino ad allora; inoltre, in qualità di direttore più longevo, andandosene portò via con sé anche una profonda conoscenza della storia aziendale e una vasta esperienza pratica negli affari.
Inoltre, negli stessi anni, la distilleria si trovò a fronteggiare un’economia in cambiamento; le esportazioni di Whisky irlandese stavano diminuendo e nella stessa Irlanda sia il consumo che la produzione subirono una stretta a causa dell’aumento di quasi un terzo dell’imposta sugli alcolici.
Nel giugno 1911, le attività commerciali della Kinahan’s furono trasferite a Bagot & Hutton, un’altra nota azienda di Dublino; questa imbottigliò e distribuì il Whisky della Kinahan’s fino al 1920, quando negli Stati Uniti iniziò il Proibizionismo. Nonostante tutto, lo stretto rapporto con la Bagot & Hutton proseguì fino al 1988, anno in cui gli azionisti decisero di prendersi una lunga pausa, in attesa di tempi migliori.
Oggi la Kinahan’s si sta godendo la sua meritatissima rinascita e opera da una serie di sedi produttive dislocate in tutta l’Irlanda.