Kyoto Dist. – Ki No Tea

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Limpido e cristallino alla vista. Al naso si avvertono note delicate e dolci, che richiamano il cioccolato bianco e gli agrumi, per poi indirizzarsi verso nuances di ginepro. All’assaggio è di ottimo corpo, equilibrato, con un sorso fasciante che termina con un finale caldo, caratterizzato da un gusto che rimanda al tè.

Un’altra delle edizioni limitate della The Kyoto Distillery è il Dry Gin “KI NO TEA”, elaborato a partire dalla collaborazione con l’azienda coltivatrice di tè Hori-Shichimeien. Due varietà di tè in particolare, il tencha e il gyokuro, sono parte degli elementi botanici che aggiungono aromi profondi e concentrati che si ritrovano poi al sorso finale durante la degustazione. Un’etichetta che unisce il mondo delle tradizioni legate al tè giapponese con quello dei distillati.

D I S T I L L E R I A

The Kyoto Distillery è una piccola distilleria situata nel distretto meridionale della città di Kyoto, interamente dedicata alla produzione artigianale di Gin. La sua costituzione è davvero recente: apre i battenti infatti nel 2016 grazie alla partnership di due imprenditori, che si avvalgono della consulenza del Master Distiller Alex Davies e dell’esperto giapponese di distillati Masami Onishi.
Come sede operativa si decide di optare per Kyoto in quanto la sua storia, ricca di tradizioni e culture, simboleggia quello che si vuole ottenere da una produzione profondamente artigianale.
Inoltre la città è situata geograficamente in una posizione più che strategica per ottenere materie prime di assoluta qualità: le acque del Fushimi sono poco distanti dalla sede della distilleria, così come la gran parte dei botanicals utilizzati durante il processo di lavorazione si trovano nelle aree circostanti; come se non bastasse Kyoto è poi al centro della vinificazione del riso, ed è patria del “nihonshu”, cioè quella tipologia di sakè più facilmente apprezzata in Occidente.
La The Kyoto Distillery per elaborare i propri Gin parte infatti proprio da una base alcolica di riso, distillando separatamente ciascun ingrediente botanico, dove troviamo anche elementi propriamente tipici di questa zona del Giappone, come lo yuzu e il te verde gyokuro. La distillazione avviene in due alambicchi discontinui, uno da 140 litri e uno da 450 litri con il caratteristico collo a cigno, e ogni singolo momento del processo produttivo viene monitorato con la massima attenzione, avendo cura per i più piccoli dettagli.
A oggi sono quattro le etichette firmate dalla The Kyoto Distillery, tutte caratterizzate da una grafica accattivante, che prende spunto dai pattern tradizionali dell’arte dei “karakami” giapponesi. Bottiglie ispirate dalle culture del passato quindi, come la “Navy Strenght” o la “Ginza’s Mori”, esempi di Gin dove regna l’armonia fra gli elementi, perfetti per essere miscelati all’interno dei cocktail più classici.