NOTE DI DEGUSTAZIONE
Un gin dal colore naturalmente nero, colorato con una miscela unica di estratti naturali. Al naso prevale l’aspetto floreale e la freschezza di una spezia leggermente astringente. Al palato si regala a noi in tutta la sua croccantezza, freschezza agrumata, un buon equilibrio e una leggera speziatura.
Il Dry Gin “Black” di Scapegrace è primo “gin nero” naturale al mondo. Scapegrace Black, è la creazione del duo Mark Neal e Daniel McLaughlin, un intreccio di botanicals tra cui bacche di aronia, zafferano, ananas, patata dolce e “Butterfly Pea” (Clitoria ternatea), chiamata in italiano “pisello blu” o “pisello cordofan”. Un Gin fresco e mondano, perfetto per brindare su un terrazzo nella city e per sorprendere i propri ospiti con la magia del colore… il gin, scuro come la china infatti, a contatto con la tonica ci regala sciccose sfumature violacee.
D I S T I L L E R I A
“Il Gin è un distillato le cui origini affondano nei Paesi Bassi, che, tra il 1660 e il 1700, si diffuse con velocità in territorio inglese, dove divenne bevanda a tal punto comune che i salari degli operai venivano pagati non solo con denaro, ma addirittura anche con un prezioso quantitativo di Gin.
Oramai da parecchi anni questo superalcolico di tendenza ha varcato i confini tradizionali di produzione, ricompresi per lo più in Inghilterra, per venire prodotto in diverse parti del mondo. Una nazione che non manca all’appello è sicuramente la Nuova Zelanda, dove un cenno in particolare lo merita la distilleria Scapegrace. Una realtà che nasce dall’amicizia fra due uomini che non si conoscevano, sino a quando uno non ha sposato la sorella dell’altro, sancendo così un legame famigliare che è stato l’incipit della nascita della Scapegrace.
Una distilleria che si dedica alla produzione altamente artigianale di Gin, realizzato solo in piccoli lotti, al fine di mantenere sempre alto lo standard qualitativo. Un Gin che nasce in seguito all’infusione, nel grano puro fermentato, di 12 “botanicals” diversi, dove, accanto al ginepro, troviamo coriandolo, angelica, giaggiolo, cannella e altri elementi, che contribuiscono ad arricchirne il profilo olfattivo.
Durante il processo di lavorazione, in cui si utilizza un alambicco di rame del tipo “pot still” del diciannovesimo secolo, anche l’acqua ha la sua importanza, e per questo il team di Scapegrace utilizza quella purissima che scorre sulle catene montuose meridionali della Nuova Zelanda, filtrata in profondità attraverso rocce sotterranee.
Oggi la distilleria dà origine a due etichette, il “Dry” e il “Gold”, entrambe premiate in diverse competizioni, da Londra a San Francisco, a dimostrazione della qualità che si riscontra nei prodotti firmati Scapegrace, perfetti per essere miscelati all’interno dei cocktails più famosi, dal più classico Gin & Tonic al sempre intramontabile Martini.